Banca Popolare di Vicenza dichiarata insolvente. Nuove prospettive per i risparmiatori traditi.

Banca Popolare di Vicenza dichiarata insolvente. Nuove prospettive per i risparmiatori traditi.

È di ieri la decisione del Tribunale civile collegiale di Vicenza di dichiarare l’insolvenza di Banca Popolare di Vicenza per circa 3 miliardi e 500 milioni di Euro. Decisione, questa, che apre nuove prospettive per la Procura e per i risparmiatori “traditi”.

La sentenza emessa dal Giudice, dott. Giuseppe Limitone, segue la linea già tracciata dal Tribunale di Treviso con riferimento a Veneto Banca, anch’essa dichiarata insolvente qualche mese fa con una pronuncia che, attualmente, è posta al vaglio della Corte d’Appello di Venezia, per un rinnovamento della perizia.

In particolare, basandosi su quella che è la tesi sostenuta nell’elaborato peritale, depositato nel novembre scorso dal Prof. Bruno Inzitari e dal Prof. Luciano Matteo Quattrocchio, è stata decretata anche l’incapacità dell’istituto di credito vicentino a portare avanti la propria attività a far data dalla sua messa in liquidazione (il 25 giugno 2017).

Una decisione di fondamentale importanza; infatti, ora si aprono tutta una serie di opzioni, sia per la Procura, sia per i risparmiatori danneggiati dal crack, che prima erano normativamente precluse. Più precisamente i PM adesso potranno investigare anche in ordine ai delitti di bancarotta con le conseguenti possibilità di indagare soggetti che attualmente non risultano essere ricompresi all’interno del procedimento penale già instaurato a carico dei vertici, ed in pieno svolgimento (http://www.rzlex.it/processo-banca-popolare-di-vicenza-il-dibattimento-proseguira-in-aula-bunker-a-mestre). Senza considerare, poi, che il succitato delitto prevede delle pene che, nel caso più grave, possono arrivare fino a 15 anni di reclusione, con conseguente allungamento dei termini prescrizionali, chiaramente a favore degli organi inquirenti e delle persone offese, aumentando le loro chances di veder condannati i responsabili delle loro perdite.

Altra opportunità che potrebbe rivelarsi favorevole ai risparmiatori è quella di agire giudizialmente, attraverso azioni revocatorie, per poter aggredire i beni dei vertici dell’istituto di credito, aumentando – così – le possibilità di ottenere ulteriori ristori per gli investimenti perduti.

Al momento, tuttavia, i difensori di Zonin hanno già annunciato la loro intenzione di opporsi alla decisione in esame, proponendo apposito ricorso davanti alla Corte d’Appello veneta. Si rimane, pertanto, in attesa degli sviluppi e delle decisioni provenienti tanto dalla Procura, quanto dalle difese dei diretti interessati.

Lo Studio Legale provvederà ad aggiornare tempestivamente i propri Clienti in merito a ogni novità.

Avv. Romina Zanvettor

Avv. Elena Andreetta

Banca Popolare di Vicenza dichiarata insolvente. Nuove prospettive per i risparmiatori traditi.

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