La Guardia di Finanza di Vicenza, su incarico della Procura della Repubblica, due giorni fa ha sequestrato 106 milioni di euro giacenti in un conto corrente acceso presso una filiale di Milano di Monte dei Paschi di Siena e intestato a BPVI, oggi in liquidazione coatta amministrativa.
Questa somma è stata confiscata perché rappresenta, secondo l’accusa, il profitto illecito realizzato dalla Banca in occasione dell’aumento di capitale del 2014, reso possibile dall’attività di ostacolo alla vigilanza della Consob.
Questo, infatti, è il reato che viene contestato all’ex dg Samuele Sorato e all’ex vicedirettore Emanuele Giustini, già imputati nell’altro e diverso procedimento penale avanti il Tribunale di Vicenza (allo stato in fase preliminare) e per cui l’Istituto risponde in ordine alla propria responsabilità amministrativa.
Attualmente questo nuovo filone giudiziario è ancora in fase di indagini preliminari e i numerosissimi risparmiatori che hanno aderito all’aumento di capitale 2014 stanno attendendo fiduciosi il rinvio a giudizio degli imputati, nella speranza di vedersi finalmente risarcire la perdita subita, soprattutto alla luce del maxi sequestro eseguito.
Lo Studio Legale sta vagliando la possibilità della costituzione di parte civile dei danneggiati e la relativa strategia difensiva e Vi terrà costantemente aggiornati sugli sviluppi della vicenda.
Avv. Romina Zanvettor
Avv. Alessandra Tagliapietra
Sequestrati 106 milioni di euro a Banca Popolare di Vicenza. I risparmiatori tornano a sperare