Processo penale Banca Popolare di Vicenza: si attende l’udienza del 21 aprile

Processo penale Banca Popolare di Vicenza: si attende l’udienza del 21 aprile

Gli investitori che hanno visto azzerarsi i propri risparmi dovranno aspettare l’udienza del 21 aprile p.v. per sapere se il procedimento penale in corso rimarrà incardinato a Vicenza, ovvero sarà trasferito per competenza avanti altri Tribunali (a Roma o a Milano).

La Procura si è opposta fermamente alla richiesta dei difensori degli imputati di spostare il procedimento in altri distretti, sostenendo la competenza del Tribunale di Vicenza, già forte della decisione della Cassazione, che si è pronunciata in tal senso in ordine al sequestro dei 106 milioni quali «profitto del reato».

Il GUP dovrà, altresì, decidere se al processo pendente verrà riunito il nuovo filone di indagini da poco concluse con cui la Procura contesta altri episodi di ostacolo all’attività di vigilanza di Banca d’Italia e Banca Centrale Europea, durante l’attività ispettiva del marzo-agosto 2014, nonché di Consob per quel che riguarda l’aumento di capitale del 2014.

Queste, dunque, le due questioni su cui dovrà pronunciarsi il Dott. Roberto Venditti, che nel frattempo ha deciso di sospendere l’udienza preliminare in corso, al fine di far approdare anche il secondo troncone alla fase dell’udienza preliminare.

L’avviso di chiusura delle ulteriori indagini, come anticipato in precedenza, è stato consegnato agli stessi soggetti imputati nel primo procedimento penale, che avranno venti giorni di tempo per farsi interrogare o depositare memorie difensive, trascorsi i quali i PM potranno chiedere il rinvio a giudizio. Passaggio che, si dice, potrebbe avvenire già a metà marzo.

E a breve verranno decise anche tutte le richieste di sequestro conservativo avanzate dalle parti civili: è di ieri la notizia che il giudice avrebbe già accolto alcune delle istanze formulate dalle parti civili. I sequestri riguardano sia i beni di ex amministratori, sia quelli trasferiti a parenti. I patrimoni in questione sono quelli dell’ex presidente Gianni Zonin, dell’ex direttore della divisione finanza Andrea Piazzetta, del già consigliere in Cda e presidente della Confindustria Berica Giuseppe Zigliotto, del dirigente che redigeva i documenti contabili Massimiliano Pellegrini.

E’ certo che, a prescindere dalla riunione o meno dei due processi e di dove verranno incardinati gli stessi, i risparmiatori potranno comunque costituirsi parte civile e richiedere il risarcimento dei danni subiti.

 

Avv. Romina Zanvettor

Avv. Alessandra Tagliapietra

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