Tagli agli incentivi per le rinnovabili: si attende il responso della Corte di Giustizia dell’Unione Europea

Tagli agli incentivi per le rinnovabili: si attende il responso della Corte di Giustizia dell’Unione Europea

Il Consiglio di Stato ha chiesto alla Corte di Giustizia dell’U.E. di pronunciarsi (rinvio pregiudiziale in gergo tecnico) sulla compatibilità, con il diritto comunitario, della normativa nazionale che, nel corso degli anni, ha portato alla riduzione delle tariffe incentivanti per le rinnovabili.

Il Consiglio di Stato, con sent. n. 1306/2018, ha interpellato la Corte di Giustizia in merito alla compatibilità della normativa nazionale che ha disposto, in passato, la riduzione degli incentivi già riconosciuti dai “conti energia” (a sostegno delle rinnovabili), con i principi espressi dalla direttiva n. 2009/28/CE che dovrebbero, invece, delineare un dovere degli Stati membri (dell’U.E.) di predisporre un immutabile regime di sostegno alla produzione di energia mediante fonti rinnovabili.

Nello specifico, in virtù di una disposizione contenuta nei Trattati istitutivi dell’Unione, il Consiglio di Stato ha chiesto ai Giudici europei di chiarire se una “prassi”, come quella a cui si è assistito nel corso degli ultimi anni, volta a ridurre e/o azzerare le tariffe incentivanti stabilite, sia o meno conforme ai principi cardine, in materia di sostegno alle rinnovabili, fissati dal diritto comunitario.

La pronuncia (in sede pregiudiziale) della Corte di Giustizia, adesso, è molto attesa.

Infatti, laddove venisse precisato che il diritto comunitario non consente alcuna rimodulazione peggiorativa degli incentivi (già riconosciuti) alle rinnovabili, ecco che, quale effetto immediato, la “prassi” cui si è sopra fatto cenno verrebbe completamente travolta.

Infatti, una pronuncia in tal senso, per esempio, potrebbe anche colpire il Decreto Legge c.d. “Spalma Incentivi” con cui, nel 2014, era stata disposta, a decorrere dal 1 gennaio 2015, la rideterminazione/riduzione delle tariffe incentivanti, riconosciute per impianti FV con capacità superiore a 200 KW.

 

Lo Studio Legale sta seguendo con molta attenzione la vicenda e, non appena verrà resa nota la statuizione dei giudici comunitari, provvederà immediatamente ad informarVi.

 

Avv. Romina Zanvettor

Dott. Marco De Nadai

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